Thenzinosaurus cheloniformis Maleev, 1954

(Da: it.wikipedia.org)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812
Classe: Dinosauria Owen, 1841
Ordine: Saurischia Seeley, 1887
Famiglia: Therizinosauridae Maleev, 1954
Genere: Therizinosaurus Maleev, 1954
Descrizione
Il Therizinosaurus (il cui nome significa lucertola falce, dal greco therizo - falce o tagliare e sauros - lucertola) era un dinosauro teropode di grandi dimensioni. Il genere comprende una singola specie i Therizinosaurus cheloniformis. Originariamente, i primi resti fossili di questo dinosauro furono scambiati per i resti fossili di una tartaruga gigante (da qui il nome specifico cheloniformis che significa dalla forma di tartaruga"). I resti fossili di questo animale sono molto rari e uno dei pochi fossili ritrovati sono i giganteschi artigli delle zampe anteriori da cui il dinosauro prende il nome. Anche se i suoi resti fossili sono molto rari ed incompleti, gran parte della loro anatomia si basa su specie affini della famiglia dei Terizinosauria. Come gli altri membri della loro famiglia, possedeva una testa piccola e allungata, sorretta da un lungo collo. Il corpo era molto grande e pesante (come dimostrato dall'ampia dimensione del bacino), sorretto da corte ma robuste zampe posteriori su cui si muoveva pesantemente con un'andatura bipede. Gli arti anteriori, al contrario, erano molto lunghi raggiungendo una lunghezza massima di 2,5 m o addirittura di 3,5 m negli esemplari più grandi. Al contrario della maggior parte dei teropodi, possedeva ben quattro dita per piede, di cui il primo si era ridotto in uno sperone. Nel 2010, Gregory S. Paul stimò che un Therizinosaurus medio doveva raggiungere una lunghezza di 10 m ed un peso di cinque tonnellate. La caratteristica più distintiva erano i suoi tre enormi artigli posti sugli arti anteriori. Questi enormi artigli sono una caratteristica distintiva tra i Therizinosauridi, ma il Therizinosaurus se ne distingue per l'imponenza di tali strutture che nell'esemplare più grande potevano raggiungere il metro di lunghezza (. È da precisare inoltre che gli artigli del Therizinosaurus sono i più grandi del regno animale. Gli artigli erano relativamente semplici, trasversalmente appiattiti restringendosi gradualmente fino alla punta. Per lungo tempo le abitudini alimentari dei therizinosauri sono rimaste un mistero ai paleontologi per la mancanza di materiale fossili del cranio. Tuttavia, recenti scoperte (come il Beipiaosaurus), hanno portato ad ipotizzare un dieta erbivora o parzialmente onnivora. I primi fossili resti di Therizinosaurus furono scoperti nel 1948, da una spedizione congiunta tra russi e asiatici all'interno della Formazione Nemegt, nel sud-ovest della Mongolia. La spedizione portò alla luce i giganteschi artigli che oggi costituiscono l'olotipo del dinosauro (PIN no. 551-483). I resti furono nominati e descritti dal paleontologo russo Evgeny Maleev nel 1954, che attribuì i giganteschi artigli ad una gigantesca tartaruga acquatica, lunga 4,5 metri, che usava i suoi lunghi artigli per raccogliere le alghe di cui si nutriva. Questa descrizione fu ritenuta valida fino al 1970, quando il paleontologo Anatoly Konstantinovich Rozhdestvensky dichiarò che trattava di un dinosauro teropode e non di una tartaruga. Tuttavia, a quale tipo di dinosauro a cui appartenevano gli artigli rimase un mistero. Spesso infatti l'animale veniva, addirittura, raffigurato con la testa ed il corpo da carnosauro e con l'enorme artiglio posto sul piede come nei deinonychosauri. Ulteriori spedizioni rinvennero nuovi fossili, che chiarirono il mistero. Il secondo ritrovamento avvenne nel 1976 e portò alla luce dei nuovi artigli ancora più grandi dei precedenti e parte degli arti anteriori (IGM 100 / 15-17). Un terzo ritrovamento avvenne nel 1982 e comprendeva gli arti posteriori e le ossa dei piedi (IGM 100/45). Il ritrovamento di una specie affine nel nord della Cina permise ai paleontologi di assemblare correttamente la struttura scheletrica generale dell'animale. La successiva scoperta che animali come Erlikosaurus andrewsi e Segnosaurus galbinensis erano in realtà teropodi, aiutò i paleontologi a classificare il Therizinosaurus. Furono proposte varie teoria su quale fosse l'ascendenza dei "segnosauridi": alcuni scienziati ipotizzarono che questi animali fossero dei discendenti dei sauropodomorphi o che, addirittura, non fossero né saurischi né ornitischi. Tuttavia, nuove e recenti scoperte, di animali affini ben conservati, come l'Alxasaurus elesitaiensis nel 1993 e il Beipiaosaurus nel 1996, fornì nuovi dettagli sull'anatomia di questi animali: il bacino era molto simile a quello degli attuali uccelli ed i piedi delle forme più primitive, come Beipiaosaurus, possedevano tre dita come i teropodi. Ciò portò alla spostamento tassonomico dei "segnosauridi" (in seguito rinominati come Therizinosauridi) all'interno del sottordine dei teropodi, nella superfamiglia dei maniraptora. Oggi questi animali sono considerati teropodi erbivori. Il Therizinosaurus fu assegnato nella famiglia dei Therizinosauridae dal paleontologo russo Evgeny Maleev, nel 1954. All'epoca la famiglia dei Therizinosauridae era composta da un'unica specie di tartaruga acquatica gigante. In seguito alle nuove scoperte e alla consapevolezza che il Therizinosaurus era un teropode, fu spostato all'interno della famiglia dei "segnosauridi", il cui nome fu in seguito cambiato in Therizinosauria, per il principio di priorità. Fanno parte della famiglia dei Therizinosauridae anche: il Segnosaurus, l'Erlikosaurus, il ed il primitivo .
Diffusione
Visse nel tardo Periodo Cretaceo (dalla fine del Campaniano fino alle prime fasi del Maastrichtiano, circa 70 milioni di anni fa), ed è stato uno degli ultimi (nonché uno dei più grandi) rappresentanti della famiglia dei Therizinosauria. I fossili di questo animali furono ritrovati nel 1948, in Mongolia.
Bibliografia
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Data: 12/06/2018
Emissione: I dinosauri Stato: Djibouti Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi |
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Data: 12/06/2018
Emissione: I dinosauri Stato: Djibouti Nota: Presente nel foglietto |
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